Una ragazza madre racconta le sue vicissitudini in terza persona "per maggior libertà di comunicazione": dopo alcune infelici storie d'amore, si trova costretta a vivere in casa di una sorella sposata, rinunciando alla sua indipendenza e alla possibilità di educare liberamente il figlio.
Una pittrice toscana si racconta attraverso i diari di tutta la vita. Dopo esperienze sentimentali insoddisfacenti, sposa un ebreo che ha sofferto lo sterminio della sua famiglia ad Auschwitz. Nonostante la mancanza di figli, realizzeranno un matrimonio felice, coltivando interessi diversi e impegnandosi soprattutto a favore del dialogo interreligioso.
Un forte boato poi il nulla. Una testimonianza del terremoto friulano del '76 scritta da una giovane donna che, con coraggio, affronta i lutti, la miseria, la paura, la vita nelle tendopoli e, infine, la ricostruzione.
Un'insegnante traccia il bilancio della propria vita: dopo un'infanzia difficile, segnata da un'atmosfera familiare tesa e deludente, l'interessamento alla causa sudanese. Sposatasi con un funzionario della tribù Nuer, la donna, soprattutto dopo la maternità, non riesce ad adattarsi ai ritmi di vita e al clima africano. Rientrerà in Italia dove la serenità è l'avvio dei lavori di costruzione della sua prima casa.
Dopo i primi quindici anni vissuti nella campagna circostante, nel 1958 Enzo si trasferisce a Bologna: qui può condurre una vita sociale più intensa ed inizia ad occuparsi di politica e di sindacalismo. Gli anni del benessere diffuso e dei progressi sociali lo vedono affermarsi nella carriera sindacale e nella realizzazione della vita familiare fino al pensionamento con l'inevitabile velo di tristezza.