Un giovane panettiere costretto ad emigrare in Francia si troverà a vivere un'intensa esperienza di relazioni affettive grazie al suo carattere estroverso e brillante. Tornato in Italia,un matrimonio porrà fine al suo peregrinare in cerca di sempre nuovi amori.
Un italiano, emigrato in America con scarsa fortuna, scrive al fratello dagli anni Venti agli anni Quaranta del Novecento. Quando le sue condizioni di salute si fanno gravi, è il cugino a scrivere alla famiglia d'origine e a continuare la corrispondenza dopo la morte del parente.
Un uomo racconta i primi trent'anni della sua vita. Figlio di siciliani emigrati in Argentina, nasce a Buenos Aires e rientra in Italia con la famiglia alla vigilia della Grande Guerra, nella quale il padre serve come militare. Poco tempo dopo la fine del conflitto avviene il ritorno in Argentina, ma il giovane non si ferma a lungo e, desideroso di migliorare la propria condizione economica, a quindici anni emigra negli Stati Uniti. Approda a New York dov'è ospite di una famiglia conosciuta durante il viaggio in nave e si stabilisce poi a Poughkeepsie, una cittadina poco distante dove vivono alcuni suoi parenti. Inizia subito a lavorare, stringe amicizie, da...
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1911-1916
Fine: 1942
Tempo della scrittura
Inizio presunto: 1980-1989
Fine presunta: 1980-1989
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Formato Digitale: 1
Allegati
Fotografie
Alla morte del marito l'autrice scrive una memoria della propria famiglia emigrata in Congo per lavoro dal Piemonte negli anni Venti. La sua vita si snoda tra Italia e Africa, dove si sposa a diciotto anni e fa la sarta prima di arrivare nella fattoria del marito. Ha due figli e nel 1957 decidono di fare una lunga vacanza in Italia consegnando il lavoro ai familiari. Nel 1960 il paese sta diventando Repubblica Democratica e per paura di disordini Luciana e i bimbi rientrano in Italia, dove li lascia per studiare.