L'esperienza amara di un italiano in guerra, prima in Grecia come militare occupante, poi in Germania come prigioniero. Dopo essere passato dalla qualifica di internato militare a quella di lavoratore civile, riuscirà a fuggire e a fare ritorno in patria.
All'indomani dell'8 settembre 1943 un medico faentino si ripropone di fare la cronaca di quei giorni, sostituendosi ai giornali di regime troppo di parte: le notizie sulle condizioni di vita della popolazione civile, vittima dei bombardamenti, si alternano a quelle sulle rappresaglie e sulle fucilazioni effettuate dai tedeschi.
Un anno di guerra nel diario di un diciottenne, sfuggito al reclutamento nell'esercito repubblichino: le bombe alleate che distruggono la sua città, gli eccidi consumati a due passi da casa, e le minacce, sempre più concrete, dei tedeschi in fuga, lo costringono a crescere in fretta.