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La mia lunga vita

Annamaria Provasoli

L'autrice nasce da una famiglia agiata di Milano nel 1920, che peggiora il proprio status nel 1932, dopo la morte del capofamiglia: per questo continua gli studi in vista di impieghi redditizi. Nel 1938 la sorella si sposa con Amintore Fanfani, allora professore universitario, e da lui ha sette figli. Nel 1943 Anna si laurea e comincia a insegnare, conosce un imprenditore artigiano che sposa nel 1946. Ha quattro figli e vive nel benessere, viaggiando continuamente fino alla morte del marito, avvenuta nel 1987. Da allora continua la sua vita operosa, occupandosi assieme ai figli della fabbrica, fino alla vendita. A novantanni si gode la vecchiaia circondata d...
Estremi cronologici
1920 -2013
Tempo della scrittura
2003 -2013
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Integrazione
Consistenza
pp. 60 + 229
Collocazione
MP/11

I miei ricordi di vita: memorie di un novantenne per le nuove generazioni

Franchino Aldinucci

Un novantenne ricorda la propria vita a partire dai suoi primi anni, racconta il periodo della Seconda guerra mondiale e riflette sull'importanza della memoria storica in relazione agli eventi del passato, analizzando anche il panorama politico attuale.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1920-1929
Fine: 2016
Tempo della scrittura
2015 -2016
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Allegati
Consistenza
39 p.
Collocazione
MP/T3

Diario di un ufficiale italiano internato in Svizzera

Mario Blasi

Un ufficiale trentenne, sposato con una figlia, in servizio con la contraerea a Milano, dopo l'8 settembre 1943 rende inservibili i propri pezzi di artiglieria e con pochi compagni sfugge alla cattura da parte dei tedeschi, rifugiandosi in Svizzera. Inviato a Muerren (Alpi Bernesi) assieme ad altri ufficiali, vi resta fino al 1945, sperimentando la dolorosa vita dell'internato e privo di notizie da casa. Durante la sua assenza diventa padre: la moglie, rifugiatasi in Casentino (vallata della provincia di Arezzo), dà infatti alla luce un figlio, ma Mario ne viene a conoscenza soltanto al suo ritorno.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Formato Digitale: 1
Consistenza
348 p.
Collocazione
DG/16

Questa è stata la mia vita

Guido De Marzi

L'autobiografia di un dottore agrario dalla vita professionale particolarmente intensa. Militare nella Grande Guerra, poi docente, dagli anni del secondo conflitto e fino al termine della sua attività professionale ricopre incarichi pubblici di grande responsabilità nel settore dell'agricoltura e dell'alimentazione, nonché in seno alla Corte dei Conti, lavorando per decenni al fianco delle principali figure politiche del Paese.
Estremi cronologici
1893 -1976
Tempo della scrittura
1975 -1976
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
205 p.
Collocazione
MP/Adn2

[...] Egregio dott. Golzio

Francesco Golzio , Delia Frigessi

Due studiosi corrispondono nel periodo in cui lavorano a un comune progetto editoriale, condividendo nelle loro lettere sia le attività professionali sia le vicende personali che li coinvolgono. La corrispondenza di interrompe per alcuni anni e riprende poi quando i due hanno intrapreso strade differenti.
Estremi cronologici
1956 -1970
Tempo della scrittura
1956 -1970
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 2
Consistenza
486 p.
Collocazione
E/Adn2

Il periodo formativo

Franco Levi

La vita di un giovane benestante, che ha avuto un'eccellente educazione umana, culturale e professionale, viene stravolta dalla guerra e dalle persecuzioni razziali. La Francia, dove si è formato, lo accoglie anche da rifugiato durante l'occupazione nazista fino al suo rientro in Italia, dopo l'armistizio, dove la sua permanenza, accompagnato dall'amatissima moglie francese, dura solo un breve periodo: le contingenze imporranno una nuova fuga, stavolta in Svizzera, al seguito del prof. Colonnetti e di altri illustri fuoriusciti italiani. Solo la fine dell'incubo nazifascista consentirà a Franco ed alla sua famiglia di rientrare in Italia, lasciandosi alle sp...
Estremi cronologici
1907 -1945
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Fotografie
Consistenza
25 p.
Collocazione
MG/Adn2

[...] Oggi è stata una giornata avventurosa

Gherardo Giorni

Nel 1947 Gherardo è uno studente di quindici anni. Figlio di contadini inizia le sue giornate pascolando le capre. Attraversa l'adolescenza tra studio, letture, corse in bicicletta e la "gioventù italiana di Azione Cattolica". Dopo il diploma si iscrive alla Facoltà di Medicina di Siena, dove per un incidente perderà l'occhio sinistro. Inizia un lungo calvario che lo costringerà al ricovero in ospedale per più di un anno. Oltre al susseguirsi di fatti il diario racconta un percorso interiore alla ricerca della conoscenza dell'animo umano e divino.
Estremi cronologici
1947 -1960
Tempo della scrittura
1947 -1960
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Allegati
Consistenza
462 p.
Collocazione
DP/18

Giornale di bordo

Marcello Rodino' di Miglione

Trentaquattro anni di vita (1906-1940) ricostruiti nel dettaglio, grazie a una predisposizione innata verso la scrittura di sé che lo aveva portato a disseminare agende di appunti e fatti, ancor prima di concepire sistematicamente la scrittura di un diario. Una pratica che Marcello avvia in un momento delicato della storia italiana, poco più di un mese dopo l’ingresso nella Seconda guerra mondiale. Da quel giorno e per i successivi 48 anni (1940-1988) non rinuncerà più a raccontare in prima persona la sua traiettoria personale e quella della sua famiglia, di antica nobiltà napoletana, legata in modo profondo alle vicende del Paese. Il padre Giulio, eminente...
Estremi cronologici
1906 -1988
Tempo della scrittura
1940 -1989
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
1450 circa
Collocazione
DP/21

Dal sogno di una festa al dramma della libertà

Ferdinando Turchetti

Dopo la morte del fratello nel deserto tunisino, durante la Seconda Guerra Mondiale, una giovane promessa del calcio aretino si avvicina alla politica e alle idee antifasciste. Racconta gli anni della guerra in mezzo ai bombardamenti. Richiamato alle armi durante la Repubblica Sociale, scappa tra le montagne, vivendo da vicino molti episodi legati alla storia della provincia di Arezzo, come la morte dell'antifascista Pio Borri e di Sante Tani, leader delle prime lotte politiche della città, e la strage di Civitella in Val di Chiana. Dopo la guerra si dedica alla politica e diventa dirigente sindacale.
Estremi cronologici
1926 -1995
Tempo della scrittura
1943 -1995
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 136
Collocazione
MP/Adn2