Dagli sfumati ricordi della prima guerra mondiale alla campagna coloniale africana fino all'internamento in un lager tedesco. Una vita in guerra per un perito orticoltore riminese che riesce - fra un conflitto e l'altro - anche a fare carriera rilevando l'azienda paterna specializzata in progettazione di giardini.
La vita militare di un vicentino, prima e durante la seconda guerra mondiale. Dopo aver partecipato alla breve guerra contro i francesi, viene spedito in Albania e in Grecia, fino al 1941. Nel 1942 è in congedo. Richiamato nel 1943, per un breve periodo è destinato ad un posto di guardia a Pesaro. L'8 settembre, in borghese, riesce a sfuggire ai tedeschi e, dopo un viaggio lungo e fortunoso, raggiunge il suo paese Thiene.
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La corposa memoria di un pensionato ligure abbraccia circa sessant'anni di vita: appena diplomato si arruola in fanteria, è poi inviato in prima linea al confine con la Francia. Diventato ufficiale è assegnato ai Battaglioni territoriali mobili, dopo l'8 settembre cerca salvezza nei monti liguri-piacentini sino all'ultimo proclama della Repubblica di Salò, che lo costringe ad uscire allo scoperto e presentarsi. A conflitto concluso trova lavoro, prima come artificiere poi come impiegato al distretto militare, sino all'impiego in una ditta privata che gli permette, per i continui spostamenti di conoscere molti paesi in Europa, Africa, America e Asia.