Etica politica, religiosa, di guerra e di pace attraverso l'esperienza e il pensiero di un semplice cittadino
Ruggiero Di Saverio
Un abruzzese, nato sotto il Gran Sasso gira due continenti, suo malgrado: prima segue il padre emigrato in Francia, poi è volontario durante la colonizzazione della Libia, nel '35. Vi ritornerà da combattente, per finire prigioniero degli inglesi (dall'Egitto, al SudAfrica alla Gran Bretagna). Nel dopoguerra ricorda l'impegno politico e sindacale in Abruzzo giungendo a ricoprire incarichi di prestigio nelle istituzioni abruzzesi gestite dal Pci.
Figlio di un Ufficiale di Marina l'autore trascorre l'infanzia all'Isola d'Elba, spostandosi comunque frequentemente per il lavoro del padre. Si stabilisce poi a Roma, dove segue gli studi universitari e dove di laurea. Vive il Sessantotto e acquista una coscienza politica iscrivendosi al PCI e lavorando nella CGiL. Ottine incarichi importanti nel sindacato, viaggia molto per lavoro e per piacere, scrive e collabora con il Manifesto. Si sposa e ha un figlio ma viene abbandonato dalla moglie. Ormai in pensione, con una nuova compagna di vita conduce una vita attiva, dedicandosi a sempre nuovi viaggi.