La vita dell'autrice è segnata da una serie di visioni, sogni, presenze extraterrene, presentimenti, e altri fenomeni inspiegabili razionalmente. Tutto questo è già iniziato nell'infanzia, ed è forse una prerogativa della sua famiglia.
Per alleviare il dolore causatole dalla prematura scomparsa del figlio, una madre raccoglie i segni e i piccoli messaggi che le derivano dall'aldilà e che le sono di conforto nello scorrere della sua esistenza, divisa fra lavoro, casa e visite al cimitero.
Memoria in terza persona a cui, un radiotecnico affida il ricordo dell'esperienza in carcere: arrestato e accusato di reato contro il fascismo, trascorrerà in carcere dieci anni, prima a Firenze poi a Volterra. La durezza di ogni giorno, il processo, poi - tra le mura - lo studio per non perdere consapevolezza della propria identità.
Un siciliano emigrato in Australia ritiene che la depressione che ha colpito la moglie, sia causata da "invidia o gelosia". Dopo vari tentativi affidati a diversi guaritori, sarà un medico psichiatra a curare la donna e a farle ritrovare serenità assieme alla famiglia.
Dal diario dell'adolescenza, scritto in versi martelliani sotto forma di epistolario, fino alle lettere della maturità, passando per racconti, talvolta anch'essi in versi, di eventi che la interessano, si snoda il percorso di questa donna colta e di buona famiglia. Il padre è italiano, la madre è croata cosicchè Laura ha a due patrie ed appartiene a due mondi che ama profondamente e senza distinzione.