Un ultranovantenne nato sul finire degli anni Venti scrive la propria autobiografia, ripercorrendo le tappe principali di una vita lunga e non priva di difficoltà. Una parte significativa del suo racconto è dedicata al figlio, nato con una malformazione cardiaca e curato anche negli Stati Uniti, ma poi scomparso prematuramente.
Una donna nata negli anni Trenta e cresciuta a Venezia scrive una memoria raccontando l'infanzia -vissuta durante la Seconda guerra mondiale - e la giovinezza. Durante il conflitto al famiglia si sposta temporaneamente nel reggiano e in seguito si trasferisce prima a Napoli e poi nel Lazio. Finita la guerra la famiglia deve affrontare problemi legati al lavoro del padre, poi risolti non senza difficoltà. Il racconto si conclude con il conseguimento della laurea, l'avvio della vita professionale e il matrimonio.
Un toscano nato sul finire degli anni Trenta scrive la propria autobiografia. La sua infanzia è segnata dalla guerra, dalle difficoltà economiche e da un periodo trascorso in collegio. La giovinezza lo vede entrare nel mondo del lavoro e sposare la donna che ama. Padre di due figli, realizza dopo i sessant'anni il sogno di laurearsi. La perdita dell'amata moglie è la prova da affrontare nell'età più adulta, che gli riserva però anche un nuovo incontro.
Un'ottantenne scrive la propria autobiografia. Nata in Etiopia alla vigilia dell'ingresso italiano nella Seconda guerra mondiale, rientra piccolissima in Italia con la madre; il padre è prigioniero e si ricongiunge con la famiglia soltanto nel 1947. La sua vita sentimentale inizia in salita, ma poi conosce l'amore. Accanto agli affetti familiari ha grande importanza il lavoro, sua ancora di salvezza quando si trova ad affrontare um momento difficile.