Diario integrato da pagine autobiografiche di una pensionata, rimasta vedova nel 1980, che decide di vivere da sola in Liguria. Dell'infanzia ricorda le ristrettezze nel periodo bellico, gli anni della scuola e il rapporto complesso con la madre. Il matrimonio, la nascita delle figlie, la morte del marito e la ritrovata serenità dopo anni di buio, concludono il racconto.
Un'insegnante elementare in pensione, traccia i ritratti di alcune persone che come lei sono ospiti in una Casa di riposo, da lei chiamati affettuosamente "i miei nuovi compagni di vita".
Raccolta di testimonianze di anziani di Brescia e provincia, dove emergono tragici resoconti di guerra, descrizioni del lavoro nei campi, cronache quotidiane legate alle tradizioni del tempo, epopee familiari, ricette dimenticate, rituali agresti legati al ritmo delle stagioni.
Un'ex insegnante originaria di Brescia ma vissuta a Milano, ricorda momenti significativi nella città che l'ha ospitata fin da piccola: le vacanze con i nonni, la scuola, il lavoro, i viaggi, il pensionamento, fino all'attuale degenza in una casa di riposo, dove si dedica sia al volontariato che alla passione per la scrittura.
Una pensionata annota per due anni le giornate trascorse nel piccolo paese della riviera ligure, dedito al turismo e alla pesca, a contatto con la natura e dove i rapporti umani sono stretti.
Da bambino l'autore cade da un muro alto quattro metri, battendo violentemente la testa. Operato si riprende ma soffre di attacchi di epilessia, che lo accompagneranno tutta la vita ad ogni cambio di stagione. Una vita segnata dalla malattia, da lunghe convalescenze e da lavori precari. Nonostante tutto si sposa, ha sei figli e a tutti riesce a garantire una casa e un futuro.