Memoria e frammenti di diario che ricostruiscono la storia politica dell'autore e quella del PCI. Nato nella provincia di Bologna, partecipa attivamente alla Resistenza, diventa funzionario di partito e in qualità di giornalista viene inviato a Praga, Mosca e a Berlino Est, dove, nel 1951, partecipa al Festival Mondiale della Gioventù. Per molti anni accompagna le delegazioni sovietiche in visita in Italia. Sullo sfondo cinquant'anni di vicende politiche italiane e gli incontri con intellettuali ed esponenti del mondo politico.
[...] quaderni di informazione e corrispondenza internazionale
Saverio Tutino
Dall'esperienza cubana e latinoamericana all'Italia degli anni di piombo, passando per le grandi rivoluzioni del secondo novecento, sia nel Terzo Mondo che nell'Occidente, profondamente intrecciate fra di loro e con i grandi giochi politici ed economici dei poteri che allora governavano la Terra, è il viaggio che Saverio Tutino compie, e ci fa compiere, nei suoi "quaderni di appunti internazionali".
Accanto alla "storia del mondo" e ad essa profondamente legata, si dipana la storia dell'autore e il suo cammino verso la consapevolezza di sé che raggiungerà solo in età matura e che gli donerà stabilità affettiva e serenità: la Valtiberina accoglierà Saverio...
Trentaquattro anni di vita (1906-1940) ricostruiti nel dettaglio, grazie a una predisposizione innata verso la scrittura di sé che lo aveva portato a disseminare agende di appunti e fatti, ancor prima di concepire sistematicamente la scrittura di un diario. Una pratica che Marcello avvia in un momento delicato della storia italiana, poco più di un mese dopo l’ingresso nella Seconda guerra mondiale. Da quel giorno e per i successivi 48 anni (1940-1988) non rinuncerà più a raccontare in prima persona la sua traiettoria personale e quella della sua famiglia, di antica nobiltà napoletana, legata in modo profondo alle vicende del Paese. Il padre Giulio, eminente...
Un uomo racconta la propria militanza politica a partire dai primi anni Settanta, quando insegnante non ancora trentenne si iscrive al PCI. Si impegna nelle attività di partito, è eletto consigliere comunale, opera in enti locali e nel sindacato, vive la trasformazione del PCI prima nel PDS e poi nel PD, di cui però pochi anni dopo la fondazione non rinnova la tessera.