Un operaio romagnolo, politico per passione, racconta i suoi primi dieci anni di vita, che coincidono con l'avvento del fascismo e con gli anni della Seconda guerra mondiale. Ricordi della scuola e della vita in famiglia, di un'infanzia passata sotto la dittatura, tra le difficoltà quotidiane per i continui bombardamenti e i rastrellamenti dei tedeschi.
Memorie di un ufficiale dell'esercito, che, dopo l'8 settembre 1943, entra a far parte dei Comitati di liberazione nazionale, alla guida del movimento clandestino socialista nella zona di Cremona. Breve storia di come si formarono i primi nuclei armati della Resistenza, delle azioni di sabotaggio e degli arresti ai vertici di queste formazioni, che lottarono per la liberazione della Patria.
"Noi uscimmo di collegio con la stola battesimale sul petto e la portammo con onore fino al matrimonio". In queste poche parole è riassunta l'intera giovinezza, nonché l'educazione, dell'autrice che, appartenente alla ricca borghesia, ci porterà, col suo diario, a percorrere buona parte del '900: sullo sfondo Firenze con tutta le grandi e piccole storie che, nel loro dipanarsi ed intrecciarsi, toccano la vita delle persone e della città.
L'autore a 18 anni, nel 1943, lascia la scuola per arruolarsi con due amici nelle file partigiane della Val d'Ossola. Il 10 novembre del 1943 vengono accerchiati e arrestati dalle SS tedesche. Liberato torna a casa nel febbraio del 1944 ma viene richiamato alle armi e inviato nel campo di addestramento di Munzigen, in Germania, rieducato e inserito nella Brigata fascista "Monterosa". Diserta e scappa di nuovo verso casa ma viene arrestato nel gennaio del 1945 e portato in carcere a Cremona, processato e degradato. Nell'aprile combatte con le truppe partigiane con l'ordine di consegnarsi prigioniero agli americani. Viene trasferito nel campo di concentrament...