Le disavventure di un giovane, reduce dalla sfortunata spedizione di ventimila famiglie italiane, mandate dal fascismo a popolare la terra di Libia. In Italia ci ritorna solo da profugo, affidato alle scarse cure di un regime ormai allo sbando. Solo nel 1955 troverà il lavoro e la quiete.
Emigrata in Israele nel 1982, una donna ebrea appartenente alla borghesia intellettuale scrive una breve autobiografia. Trascorre l'infanzia e la giovinezza fra scuole private e lezioni individuali, si laurea e sposa un medico fiorentino. E' a Firenze che vive gli anni terribili della guerra quando molti dei suoi parenti e amici sono deportati. Lei e la sua nuova famiglia si salvano aiutati dai frati del santuario della Verna.
Sullo sfondo delle lotte per l'indipendenza della Tunisia, la crescita di un ragazzo di orgine siciliane; tornato in Italia con la famiglia, vive l'esperienza di profugo in un campo d'accoglienza a Bari. Trasferitosi a Bologna con la famiglia, riesce a realizzarsi nel lavoro come dirigente in una ditta di trasporti: al successo professionale si contrappone la delicata situazione famigliare con la perdita del padre, la separazione dalla moglie. L'affetto delle figlie, la passione per la musica e una nuova compagna, lo aiutano a superare i momenti difficili.