Un pensionato lucchese con la passione per la pittura compone un testo di ricordi di guerra illustrandolo con scene significative ad aquerello. La villa dei nonni viene occupata da un comando di corpo d'armata tedesco, scappato da un bombardamento. Dietro la casa vengono fatte riunioni clandestine di capi partigiani, con il rischio di venire scoperti e fucilati.
Racconto in terza persona dell'infanzia trascorsa a Pisa. L'autore, figlio di un falegname antifascista, racconta la vita nelle colonie del Regime, la disciplina para militare, poi la guerra e il difficile dopoguerra. Durante un bombardamento nel 1943 muore la madre.
Diario non datato che racconta il rientro al lavoro dopo le vacanze, la vita in Val d'Aosta diviso fra un lavoro di macellaio non amato, le molte passioni artistiche, la casa in montagna rifugio dal mondo, i rapporti con i familiari e gli amici, la passione per la corsa e la cucina, i primi segni della pandemia, i tre mesi di vacanza nel Sud Italia.