La sofferenza di una giovane calabrese, nata in Germania, si colloca all'interno di relazioni familiari problematiche. Durante l'adolescenza strappa i legami con la sua terra e cerca la serenità in altre realtà cittadine, che le regalano anche solitudine e angoscia. Alcune delusioni la esasperano a tal punto da compiere un gesto violento contro una psicoterapeuta. Rinchiusa dentro una struttura giudiziaria intraprenderà un cammino difficile per il reinserimento nella società.
L'autrice scrive in terza persona iniziando il suo racconto dalla terza età per poi ripercorrere i fatti salienti di alcuni momenti della sua esistenza, segnata dalla depressione che si manifesta dopo una delusione amorosa del periodo adolescenziale. Nonostante questo conduce una vita ricca di soddisfazioni lavorative, è interprete e funzionaria della Commissione Europea. Scrive per dimostrare che si può uscire da questo stato.