Un generale racconta al suo diario lo svolgersi delle giornate al comando di una brigata in Grecia, durante la seconda guerra mondiale. Fatto prigioniero e deportato in un campo di concentramento, continua il racconto tramite le lettere alla famiglia lontana.
Un architetto che è stato prima anarchico, poi giovane dirigente e consigliere comunale del Pci, si ritrova a quarant'anni in sintonia con la Destra. Uomo di molte letture, rivaluta soprattutto il Mussolini urbanista ed esprime giudizi positivi sul fascismo, criticando i "numerosi guasti" che la Sinistra ha prodotto in Italia.
Un giovane ufficiale ucraino che ha combattuto in Italia durante la seconda guerra mondiale è prigioniero nei campi di lavoro inglesi, nel Norfolk, fino al 1948. Lì risponde alle lettere che riceve da una ragazza umbra che non ha mai visto, ma della quale ha conosciuto la sorella. Lui le parla del suo desiderio di tornare in patria per scacciare i comunisti sovietici oppressori; lei - per quel che si capisce dalle risposte di lui - è invece ammiratrice di Stalin e sostenitrice dell'Unione Sovietica.