Nato in una famiglia numerosa e povera, fin da piccolo, aiuta in casa lavorando. A 17-18 anni diventa un partigiano. Dopo la guerra aderisce alla Federazione Giovanile Comunista e successivamente al PCI, dove è coinvolto in prima linea. Nel 1954 si sposa con Bruna. In pensione fa parte del PSI (Comitato del sindacato dei pensionati). E' da sempre iscritto all'associazione ANPI.
L'autore inizia la sua memoria dalla data cruciale dell'armistizio dell'8 settembre 1943. A quel tempo Firenze è ancora occupata dai militari tedeschi intenti a "schiacciare le ultime resistenze italiane".
La testimonianza si divide in due racconti distinti. Il primo intitolato "momenti di...vita" è un resoconto dei momenti fondamentali della vita dell'autore, che partono dai primi ricordi vissuti durante la Seconda guerra mondiale fino al terremoto dell'Irpinia del 1980. Il secondo - "diario sei ore..." - è ambientato sul luogo di lavoro e descrive dettagliatamente un episodio che ha particolarmente segnato l'autore: nel 1943 viene ingiustamente arrestato e poi "miracolosamente" rilasciato grazie all'intervento di un collega. Si conclude nel 1994 raccontando i successivi contatti con un testimone oculare della vicenda.
In un momento di quiete, dopo aver appena concluso un azione partigiana, l'autore - gappista durante la Seconda Guerra Mondiale - si trova insieme ad un compagno al centro di un rastrellamento.
La storia di un ragazzino, infatuato dal mito del "duce", che crescendo tra i patimenti ed i disagi della guerra, compie una maturazione che lo porterà a combatterlo nelle file dei partigiani.