Un pensionato racconta l'infanzia povera e contadina in Ciociaria, l'addestramento militare e la guerra in Egeo, fino al ritorno a casa dove, ad attenderlo, c'è morte e distruzione e del passato è rimasto solo il ricordo.
Trascorre infanzia e adolescenza dedicandosi a vari lavori, in mare e in campagna. Dopo la guerra è, prima muratore, poi impresario edile con il fratello. Grazie al partito si dedica presto alla politica e al sindacalismo. Tramite la Democrazia Cristiana viene assunto come operaio nell'Azienda Elettrica (oggi Enel). Si sposa e ha due figli, uno dei quali muore in un incidente. Ha molti riconoscimenti e onorificenze.
L'autobiografia di un evangelizzatore metodista che, dopo un'infanzia difficile, segnata dalla carcerazione e dalla morte del padre, lavora prima come muratore, poi come colportore e infine come predicatore. Si sposta dal Sud al Centro Italia, vive le difficoltà della sua missione, spesso osteggiata da scetticismo e diffidenza, conosce la violenza della Settimana rossa ad Ancona e la durezza della guerra. Dopo una parentesi lavorativa in Svizzera, rientra definitivamente in patria.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1890-1899
Fine: 1963
Tempo della scrittura
1963
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Allegati
Fotografie
L'improvviso passaggio verso la maturità, è segnato, nella memoria di un pensionato milanese, dall'adesione al movimento partigiano e dalla deportazione in Germania. Sfuggito alla condanna a morte perchè ancora adolescente, vive l'incubo del lavoro forzato, dell'abbruttimento fisico e morale. Poi, con due compagni, la rischiosa fuga verso il confine con l'Italia, dove torna ancora diciassettenne ma già uomo.