Una pensionata ha uno sguardo molto personale con cui riflette sulle cose semplici, sulle giornate che passano scandite dall'alternarsi di stati di benessere e malattie, sui problemi economici per la pensione che non arriva - com'è difficile coprire tutte le spese! -, e sulle vicende politiche e d'attualità, dal referendum sull'aborto al disastro di Chernobyl.
Figlio di un confinato politico, esiliato con la famiglia in Sicilia, ripercorre gli anni dell'infanzia e prima adolescenza trascorse a Savona, sua città d'origine: il trasferimento al sud coincide con il periodo più duro del conflitto. Rientrato in Liguria, dopo il militare in marina, affianca i lavoratori dell'ILVA nella difesa dei loro diritti: sullo sfondo gli attacchi terroristici degli anni Settanta.
Un dirigente d'azienda meccanica in pensione scrive una memoria della propria vita, partendo dall'infanzia povera in provincia di Livorno, descrivendo il periodo della guerra e dell'occupazione americana, l'emigrazione con la moglie a Torino per migliorare le condizioni economiche della famiglia. Giovanissimo si iscrive al PC, attivista della sezione piemontese durante gli anni caldi tra 1960 e 1970. Assiste e descrive le profonde trasformazioni economiche, sociali e culturali vissute dalla città nel corso di trent'anni: dal boom economico alla crisi, al clima del terrorismo.
Appena ventenne Wolmer inizia a scrivere un diario in cui annota notizie che riguardano la sua vita quotidiana, in particolare il lavoro in officina, gli interessi e le relazioni con le ragazze. Presa la patente di guida si sente emancipato, adulto, ama la musica, scrive poesie. In seguito attraversa un periodo di crisi che cambia la sua esistenza. Incontra una donna, Sandra, con cui inizia una lacerante e altalenante relazione. I cinquant'anni lo vedono un po' più sereno nella gestione della sua vita, sempre accanto alla compagna che, spesso malata, ha bisogno del suo aiuto. Negli anni Ottanta muore il padre e si verificano altri cambiamenti nella sua vita,...