Un uomo tiene un diario per quasi ottant'anni. Mantenendo sempre una forte connotazione introspettiva, dall'adolescenza alla terza età annota gli accadimenti della propria vita quotidiana, familiare e professionale. Fiorentino, si forma nella recitazione prima nella sua città natale e poi a Roma, dove frequenta l'Accademia di arte drammatica. Lavora come attore in teatro e in radio, dipinge, è insegnante e occupato in campo assicurativo. Negli anni Sessanta si sposa e diventa padre. Nei suo diari - soprattutto in quelli giovanili - è presente anche una parte epistolare.
Un pensionato umbro ripercorre la propria vita, raccontando anche la storia del padre e della famiglia di origine. Gli anni dell'infanzia e della giovinezza, il lavoro, il matrimonio e la nascita dei figli, le vacanze e gli amici, la passione per l'arte sono i temi principali della sua narrazione autobiografica.
Una donna che si avvicina al traguardo dei cento anni ripercorre la sua lunga vita, raccontando episodi risalenti per lo più all'infanzia e alla giovinezza. Nata nel ferrarese nei primi anni Venti, fin da bambina mostra grande interesse per lo studio e nonostante le difficoltà realizza il desiderio di diventare insegnante. Molto legata alla famiglia, coltiva da sempre i propri affetti e si sente amata dai propri cari.
Un novantenne piemontese nato sul finire degli anni Venti scrive la propria autobiografia, raccontando la propria infanzia, il periodo della Seconda guerra mondiale, il lavoro e la vita matrimoniale.