L'autore, primo di sei figli, fa una revisione della sua vita soffermandosi soprattutto sull'infanzia, periodo problematico per via dei rapporti con la madre. La memoria si conclude con la decisione, a undici anni, di entrare in seminario per sfuggire al controllo della donna. Diventa missionario nell'ordine dei comboniani, per dedicare la sua vita all'apostolato e alla catechizzazione delle popolazioni non cristiane ma anche per sentirsi parte di una comunità che lo può amare. Oltre al contesto familiare racconta gli anni della guerra.

L'autrice scrive in terza persona iniziando il suo racconto dalla terza età per poi ripercorrere i fatti salienti di alcuni momenti della sua esistenza, segnata dalla depressione che si manifesta dopo una delusione amorosa del periodo adolescenziale. Nonostante questo conduce una vita ricca di soddisfazioni lavorative, è interprete e funzionaria della Commissione Europea. Scrive per dimostrare che si può uscire da questo stato.

L'autrice, ricorda il pellegrinaggio a Santiago di Compostela fatto da luglio a fine agosto 2018 e gli eventi successivi fino ai giorni nostri. Racconta anche il percorso interiore fatto per superare un periodo della propria vita e trovare la forza per dare una svolta. La scrittura è la cura e le serve per condividere ad altri il positivo delle esperienze che fa.