Ricordi del periodo di permanenza in Somalia in pace e in guerra
Giuseppe Fazio
Un militare in pensione scrive una memoria del periodo trascorso in Somalia e la sua prigionia in vari campi inglesi dal 1936 al 1946, anno del rimpatrio. Racconta gli attacchi dei ribelli e la sconfitta dell'esercito italiano. Descrive la prigionia in Kenya e poi in Inghilterra e il trattamento di favore, poiché era anche pittore, ricevuto lì.
L'autrice ha 16 anni quando con la famiglia raggiunge il padre che lavora in Addis Abeba come costruttore edile. Qui vivono serenamente fino al 1941 quando, in seguito alla guerra, la città viene occupata dagli Inglesi e inizia una feroce ribellione degli indigeni contro gli italiani. Maria, con la madre e il fratello, è costretta a tornare in Italia, a Roma, dove vive ugualmente momenti di tensione per i continui bombardamenti e le efferatezze dell'esercito tedesco. Alla fine della guerra la famiglia può tornare il Sicilia nell'attesa del ritorno del figlio maggiore, ancora prigioniero.
Un siciliano partito volontario per la Guerra Etiope in un primo momento ha l'incarico di portaordini e diventa poi attendente. Destinato al lavoro presso le varie ditte che operano nell'Africa Orientale Italiana nella costruzione di fortificazioni, opere difensive e strade, tratteggia uno spaccato del modo di vivere dei lavoratori italiani in Etiopia nel periodo della guerra di conquista e nei primi anni del secondo conflitto mondiale.