Esule in Svizzera dove la vita scorre tranquilla, con echi di kafkiana memoria, viene posto in isolamento e tradotto in carcere come un criminale. L'equivoco sarà chiarito e assumerà una cattedra all'università di Neuchatel, per poi essere rimpatriato nel '45.
La disfatta dell'esercito italiano in Russia, sopraffatto dal "generale inverno", nei ricordi di un semplice fante che sfugge alla prigionia prima dei russi e poi dei tedeschi per poi riparare in Svizzera come esule.
Una casalinga, cresciuta in un'agiata famiglia di religione ebraica e legata al padre, titolare di un'agenzia assicurativa, ricorda l'incubo dello sfollamento che, dalla Liguria, si concluderà con l'esilio in Svizzera. Rientrata in Italia, ricomincerà la scuola per riappropiarsi della propria gioventù e spensieratezza.