Il quinquennio della Seconda guerra mondiale riportato alla memoria da una donna triestina, sedicenne all'epoca dei fatti, costretta a sfollare in Carnia per fuggire dai bombardamenti. I tre anni di sfollamento non la salveranno comunque dalle difficoltà, la regione sarà infatti occupata dal dominio dei cosacchi, portando stragi e razzie.
L'autrice racconta il viaggio avventuroso dello sfollamento da Udine nell'ottobre del 1917, dalla confusione della partenza, l'angoscia di quei momenti e il dolore per il distacco dalle cose più care fino al tormentato arrivo a Pordenone e poi Firenze.
Appunti giornalieri presi durante il passaggio del fronte a Massa, tra il 1944 e il 1945. L'autrice descrive la paura per lo scoppio delle bombe, i saccheggi, la fame e la mancanza di notizie dei familiari fino alla liberazione.