Una giovane donna che adora i diari e adora scrivere, comincia a quindici anni e porta avanti fino ai trenta una lunga confessione a se stessa sul travaglio per capire la vita, che è anche una ricerca di comunicazione con gli altri, di cui patisce il fallimento costante.
Diario di un anno e mezzo di un'insegnante italiana ad Amsterdam dove vive con il marito olandese e la figlia. Le difficoltà relazionali, soprattutto con altre donne, il marito assente e nervoso, nel ricordo di una madre non amata e di amici che non ha più. Vita scolastica, descrizioni meteorologiche, musica e qualche viaggio nei dintorni: poco per una donna intraprendente.
Mentre la propria vita, professionale e familiare, è più che mai soddisfacente, una giornalista siciliana scopre di essere affetta da una malattia genetica: dopo che le è stato diagnosticato il rene policistico bilaterale inizia un lungo viaggio tra medicina tradizionale e terapie alternative fino a quando gli incontri con un analista e con un chirurgo intraprendente, le fanno riacquistare fiducia in se stessa.
Quando lei ha quattro anni la madre si sposa con un uomo che ha gia tre figli. Fin da giovanissima è costretta a lavorare in fabbrica per aiutare la famiglia numerosa. Segue il matrimonio, la nascita di due figlie e un'esistenza tranquilla ma percorsa dall'affannosa quanto inutile ricerca del padre naturale. La depressione che le deriva dalle aspettative deluse la porterà dall'analista che le restituirà equilibrio e interesse per la vita.
Figlia di madre ebrea, l'autrice ricorda l'infanzia con la paura non consapevole dei tedeschi e le suore che le danno sicurezza. Attraverso gli odori ripercorre la sua ricerca d'amore, il matrimonio e le difficoltà della convivenza.
Una signora, sposata con un clinico, vive il momento della menopausa con ironia pur sottolineando i suoi problemi: è grassa, è gelosa della fidanzata del figlio, è in antagonismo con i futuri consuoceri, deve combattere con i suoi problemi psicologici e anche con la domestica. Ne emerge un quadro della borghesia romana, con poche luci e molte ombre.