Una storia d'amicizia amorosa nata per caso alla stazione di Forlì e tutta vissuta per telefono, fra la sofferta e titubante passione di lui e la strategia comprensibilmente enigmatica, scherzosa e un po' romantica, di lei.
Diario sotto forma di fumetto di un pensionato romano, ex dirigente di industria farmaceutica, appassionato di sport e di musica jazz. I disegni raccontano dettagliatamente le sue giornate, dalle telefonate alle uscite in bici, gli acquisti, le gite, i viaggi, gli incontri con familiari e amici, i pomeriggi passati a suonare il sassofono e il clarinetto, i commenti sui fatti di attualità. Con l'avanzare dell'età, emerge il tenero e profondo affetto affetto che lo lega alla moglie Luisa.
Un amore particolare, non contemplato dai canoni sociali e morali del tempo, reca, insieme alla gioia implicita in questo sentimento, una profonda amarezza ai due innamorati: intorno a questo rapporto difficile ma, per Ugo, irrinunciabile, ruota l'intero epistolario. "Il mio amore è tuo, non può essere che tuo malgrado l'avversa realtà", scrive quest'uomo, ormai maturo e perennemente timoroso di perdere l'amore della giovane donna che lo fa sentire nuovamente vivo ed ispirato, mentre lei patisce, spesso quasi con fastidio, una storia che la limita e che la fa sentire defraudata del suo diritto a vivere pienamente i propri sentimenti e la propria vita.
Il tema del sesso è dominante e una girandola di donne e di incontri, prevalentemente finalizzati all'appagamento del piacere fisico, costituisce il filo conduttore della narrazione. Sullo sfondo il lavoro di impresario teatrale, con qualche accenno ad un impegno politico, e la vita ad esso connessa.