Dopo l'8 settembre 1943, preso prigioniero a Pavia, è portato dai tedeschi nei campi di lavoro in Germania. Le condizioni sono inumane, ma lui si arrangia in mille modi e, sorretto dalla fede e dalla pratica della borsa nera, riesce ad arrivare abbastanza bene fino alla fine della guerra.
Un giovane romano figlio di un antifascista condivide le idee del padre, subendo come lui discriminazioni per le proprie idee politiche. Nonostante l'avversità al regime, non può però evitare la chiamata alle armi e inizia il servizio in Grecia alla vigilia dell'armistizio dell'8 settembre 1943. Preso dai tedeschi, è internato in Austria e avviato al lavoro coatto, tornando in Italia al termine del conflitto.
Arruolatosi nella Marina militare, un marinaio si imbarca sul piroscafo Conte Verde diretto in Cina: nella sua memoria il racconto di sette anni trascorsi a contatto con la cultura e le tradizioni orientali. Con il crollo del Fascismo inizia per lui la prigionia in un campo di internati militari dei giapponesi: il lavoro forzato per gli ex alleati si conclude con l'arrivo delle truppe americane.
Un ragazzo napoletano già provato dalle asprezze di una complicata vita famigliare finisce a Mauthausen dopo l'8 settembre 1943 e ne torna miracolosamente vivo.