Figlia adottiva, vive un'infanzia senza affetti. Adolescente, cerca la vera madre, la trova: appartiene ad una numerosa famiglia di giostrai con mentalità e abitudini molto diverse dalle sue. Si sposa molto giovane e ha due figli. Il primogenito le procura infelicità e dolori. Si droga e ruba. La minore subisce le molestie di un pedofilo. Il marito è debole. Si separano. Lei soffre di disturbi psichici che la costringono anche a ricoveri in clinica.
Diverse persone si incontrano in internet nel forum Isola della Speranza, per confidarsi solitudini, depressioni, nevrosi. Da Haifa, in Israele, Dan Rabà tiene il filo di una serie di relazioni basate sul racconto di sé e sull'incoraggiamento reciproco. Ebreo italiano, deluso dalla vita in kibbutz, vive con la moglie israeliana e la loro figlia. Si sente "in prigione, in una palude", con molte paure, "pensieri cupi e fantasie negative".
L'autrice ripercorre la sua vita: dall'infanzia circondata da affetti e certezze, all'adolescenza in un'esclusiva scuola di lingue di Firenze, alle prime esperienze amorose. Si sposa molto giovane e il suo matrimonio si interrompe dopo pochi anni. Ha altre esperienze d'amore, talora esaltanti, altre volte dolorose e deludenti. La pratica di una religione orientale riuscirà a darle serenità.
Una giovinezza spensierata tra i boschi del Casentino, è turbata improvvisamente dalla morte violenta del padre. L'autore si trova a dover affrontare responsabilità più grandi di lui, e dopo quindici anni, il trauma subito e le angoscie immagazzinate esplodono in attacchi di panico. Ne esce con l'aiuto di medicine, ma soprattutto con la fede in Dio che gli si presenta improvvisa, come una folgorazione, sulla soglia di San Pietro, nell' Anno Santo 2000.
Per più di quattro anni una giovane donna vive una storia allucinante: da una prima depressione passa all'orrore del panico, delle allucinazioni, delle paure ossessive. Ospedali e cure non sembrano guarirla. Con l'amore della madre e di un medico competente ha raggiunto la guarigione.