Autobigrafia in ottava rima di un pensionato della Tuscia che è stato boscaiolo e agricoltore: ha amato, ha fatto figli, ha combattuto in Albania, Jugoslavia e, nell'Italia meridionale, ha pianto la morte della moglie.
Quando lei ha quattro anni la madre si sposa con un uomo che ha gia tre figli. Fin da giovanissima è costretta a lavorare in fabbrica per aiutare la famiglia numerosa. Segue il matrimonio, la nascita di due figlie e un'esistenza tranquilla ma percorsa dall'affannosa quanto inutile ricerca del padre naturale. La depressione che le deriva dalle aspettative deluse la porterà dall'analista che le restituirà equilibrio e interesse per la vita.
Memorie di un operaio della Pirelli, che proviene da una povera famiglia contadina del lecchese, che non ha dimenticato le violenze dei fascisti e della guerra mondiale, e anche per questo si è sempre impegnato in prima persona nelle lotte politiche e sindacali a difesa della sua categoria.
La famiglia, il lavoro, la religiosità, la guerra, i piccoli svaghi costituiscono i ricordi di tutta una vita e la testimonianza di un mondo sereno che non esiste più.