Nata in una famiglia povera e numerosa, l'autrice racconta le tradizioni che hanno accompagnato la sua infanzia in tempo di guerra, ma soprattutto la miseria, l'arrangiarsi, le malattie, le brutalità dei fratelli maggiori. A quattordici anni è operaia per la casa di moda Spagnoli, la madre muore di ictus, il tanto amato fratellino minore, epilettico, viene ricoverato in manicomio. Ancora oggi soffre nel ricordo di quegli avvenimenti.
Un insegnante napoletano in pensione, vuole ricordare la sua infanzia nei Quartieri Spagnoli, le usanze, i personaggi che ha incontrato, i suoi studi fino alla laurea, ma soprattutto la sua famiglia: padre, madre, fratelli, zii e nonni che hanno determinato e accompagnato la sua formazione.
Un siciliano emigrato in Australia ritiene che la depressione che ha colpito la moglie, sia causata da "invidia o gelosia". Dopo vari tentativi affidati a diversi guaritori, sarà un medico psichiatra a curare la donna e a farle ritrovare serenità assieme alla famiglia.
Ricordi dell'adolescenza nella realtà del dopoguerra in Valtiberina. La protagonista, oggi pensionata, racconta l'abbandono delle terre, le feste, le vacanze sul Tevere, le rate per l'acquisto dei mobili, la prima gita al mare e l'avvento della televisione. Anni di povertà e sacrifici ma vissuti nella speranza di un futuro migliore.