La parabola esistenziale di uno studente salernitano, che a venti anni entra in comunità per disintossicarsi: sfiduciato e in conflitto con i genitori decide di costruirsi una vita diversa. Inizia così a spostarsi in varie città d'Italia, vivendo di elemosina e piccoli furti, intrecciando amicizie e trovando la libertà nel vagabondaggio. Dopo un periodo vissuto a Barcellona, torna ad Angri, dove l'affetto e la fiducia del padre lo convincono a rientrare a casa e a ricominciare a studiare.
Un'educatrice torinese intraprende un lungo viaggio dalle Canarie alla Galizia, passando per l'Andalusia e la Castilla: con altre due amiche scopre la bellezza della natura di quei luoghi, incontra giovani senza tetto, tra cui molti punkabbestia, e di un ragazzo israeliano si innamora, abita in grotte e capanne e si guadagna da vivere suonando la chitarra per la strada e fabbricando piccoli oggetti di artigianato. Nelle lettere agli amici torinesi e nelle pagine del diario di allora, rielaborate a distanza di qualche mese, le varie tappe del viaggio.
Ho visto uscire l'acqua dalla roccia nella grotta della madonna di Lourdes
Salvatore Esposito
Un giovane napoletano nato negli anni Settanta trascorre l'infanzia a Torre del Greco, ospite con la famiglia di un albergo messo a disposizione dal Comune per i senza tetto, dove subisce violenze fisiche e morali. Trasferitosi a Reggio Emilia lavora con il fratello come imbianchino e si dedica alla pittura. Presto comincia a drogarsi e solo dopo anni di cure psichiatriche da lui ritenute nocive, si sente guarito per aver bevuto l'acqua benedetta di Lourdes.