L'autore racconta la sua infanzia serena prima a Terni poi in Sicilia. A Catania cresce, studia, lavora, sempre vicino alla sua famiglia. Nel 1943 va militare in Piemonte dove lo sorprende l'Armistizio. Preso prigioniero dai tedeschi, è deportato in Germania, dove è costretto a fare diversi lavori, alcuni massacranti. Nell'aprile del '45 arrivano gli alleati, ma solo a fine luglio del 1945 riesce a far ritorno a Catania.
I primi diciotto anni nella vita di un dirigente aziendale ormai in pensione trascorsi in Liguria fino all'immediato dopoguerra, quando, con la famiglia si trasferisce in Eritrea. Il ricordo dell'infanzia e adolescenza ha per sottofondo la Genova degli anni Quaranta e la guerra con i suoi bombardamenti e disagi.
Un'impiegata, ora in pensione, racconta in una memoria i diciotto anni trascorsi, dopo la seconda guerra mondiale, nel quartiere delle case operaie di Foligno. L'autrice rivive e dipinge quel mondo perduto di povertà, amicizia e solidarietà del dopoguerra.
Una casalinga racconta la sua infanzia e adolescenza in una numerosa famiglia di contadini nel trentino. Ricorda il lavoro duro, ma anche la spensieratezza di lei e dei fratelli, la severità della madre e la durezza del padre, forse necessaria per affrontare quella loro vita di lavoro e sacrifici.
Una pensionata genovese rievoca l'infanzia durante e dopo la guerra, i ricordi si estendono ai suoi famigliari, alla città, alla vita sociale, alla scuola, al lavoro nell'azienda del padre.
Un'insegnate elementare in pensione ricorda gli anni della sua adolescenza, nel periodo bellico: lo studio, la vita in collegio e la complicità con le amiche.