Un militare del ravennate viene chiamato a prestare il servizio di leva alla vigilia della Seconda guerra mondiale, che poi combatte nei territori della ex Jugoslavia. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 compie un rocambolesco viaggio a piedi dalla Slovenia all'Italia per sfuggire alla cattura da parte dei tedeschi e tornare a casa.
Durante la Seconda guerra mondiale un alpino scrive lettere alla donna amata, che sposa nell'estate del 1942. Inviato in servizio in Grecia prima del matrimonio e in Russia pochi giorni dopo le nozze, continua a corrispondere con la moglie fino al Capodanno 1943, giorno della sua ultima lettera. Deceduto nel corso della ritirata, risulta a lungo tra i dispersi in guerra.
Durante la Seconda guerra mondiale un giovane soldato che combatte tra Italia e Slovenia racconta in un componimento in rima la propria esperienza militare.
Un giovane forlivese racconta la propria esperienza sul fronte della Grande Guerra: arruolato appena diciannovenne, resta in servizio per quattro anni, fino alla fine del conflitto.
Un uomo ripercorre la propria vita a partire dall'infanzia. Nato nel viterbese a inizio Novecento, fin da giovanissimo si sposta a Roma per motivi di studio e poco tempo dopo perde la madre. Chiamato alle armi nel 1918, raggiunge la zona di guerra sul finire dei combattimenti e dopo l'armistizio continua a servire. Congedato, ricomincia a studiare, poi entra nel mondo del lavoro, si sposa e diventa padre. Prende parte anche alla Seconda guerra mondiale: inviato a Rodi, è preso prigioniero dopo l'8 settembre 1943 e internato in Polonia, dove resta fino alla primavera successiva. Il rientro in Italia non segna però per lui la fine delle difficoltà.