Durante il secondo conflitto mondiale un militare ravennate corrisponde con la sua madrina di guerra, di cui si innamora fin dai primi scambi epistolari pur non avendola mai incontrata. La giovane ricambia i suoi sentimenti e i due si fidanzano e fanno progetti per un futuro insieme.
Sul finire dell'Ottocento, due giovani dell'avellinese si innamorano e si scrivono per cinque anni, prima di convolare a nozze. Il loro legame resiste ai contrasti con le famiglie di origine e il matrimonio - celebrato all'alba del nuovo secolo - premia la loro perseveranza. Le lettere testimoniano la crescita del loro amore, dai primi timidi e formali approcci alla promessa di appartenersi per sempre.
Durante la Seconda guerra mondiale un militare romano in servizio in Slovenia scrive alla fidanzata, poi moglie e madre di suo figlio. Innamoratissimo di lei, ha forte nostalgia dei loro momenti insieme e attende sempre con trepidazione di poter fare ritorno a casa, anche se per brevi periodi di licenza.
Un fitto epistolario si snoda tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio dei Settanta. Le lettere di due innamorati che partendo da una timida amicizia convolano a nozze superando molte difficoltà costituiscono il corpus principale della corrispondenza.