Raccolta di ricordi, non in sequenza cronologica, che riguardano a volte membri della famiglia dell'autore e a volte altri personaggi che frequentavano il bar emporio gestito dalla sua famiglia negli anni Cinquanta e Sessanta, situato a Scarlino (GR). Un'attività economica che era crocevia delle vicende del paese, da dove sono passati anche personaggi famosi dell'epoca.
La vita di un brillante ingegnere, amante dell'arte, si dipana negli anni ricchi di promesse, e non solo, del secondo Novecento italiano: il Liceo dai Gesuiti, la laurea al Politecnico, un lavoro importante in una nota fabbrica torinese dove può esprimersi professionalmente fino a divenire dirigente industriale e fino al conseguimento di un elevato standard di vita, sia economica che sociale. Gli anni della pensione, arricchiti da molti e interessanti viaggi insieme all'amatissima moglie, saranno resi particolarmente intensi da una profonda esperienza umanitaria in Africa.
Cacridobò è il "nome di battaglia" di quattro ragazze romane che nel 1933 frequentavano insieme la scuola di ragioneria. Legate da una amicizia che si confermerà nel tempo, le quattro ragazze annotano giornalmente, a turno, tutte le loro esperienze sullo sfondo di un periodo drammatico, all'epoca delle conquiste coloniali di Mussolini, accettato con sospetto.
Nata da padre pittore e madre sarta per signore borghesi, cresce in una famiglia non ricca ma di buone frequentazioni nella Toscana del primo Novecento. La bellezza e la cultura della campagna fiorentina, prima, e della stessa Firenze, poi, fanno da sfondo all'adolescenza dell'autrice che vive profondamente questa "toscanità" descrivendola con dovizia di particolari e ricchezza di linguaggio.