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Storia di Bonella

Elena Maria Bonella Teci

Un'infanzia e un'adolescenza povere ma serene: nella memoria di un'artigiana in pensione, il passaggio verso la maturità è segnato dalla prematura perdita di un fratello e una sorella, e dalla necessità di lavorare. Con la guerra le ristrettezze aumentano, così come il bisogno e il desiderio di miglioramento. Poi la decisione di emigrare a Genova, in casa degli zii materni.
Estremi cronologici
1933 -1947
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Consistenza
pp. 39
Collocazione
MP/06

Brani di vita

Vincenzo Alberti

I ricordi, scritti in terza persona, di un questore in pensione partono dall'incontro con Angelica, divenuta poi sua moglie. Dopo pochi mesi dalla data del matrimonio la guerra lo porta a combattere in prima fila, in qualità di ufficiale dei Carabinieri, una doccia fredda che colpì l'unione. Dopo l'8 settembre 1943, i militari dell'arma da lui comandati vengono esposti alle ritorsioni tedesche e alle aggressioni dei partigiani jugoslavi, coinvolti nell'occupazione fascista del Friuli, dove i due coniugi vivevano.
Estremi cronologici
1942 -1945
Tempo della scrittura
1980 -1985
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 136
Collocazione
MG/06

Ricordi di un comunista italiano

Graziano Zappi

Memoria e frammenti di diario che ricostruiscono la storia politica dell'autore e quella del PCI. Nato nella provincia di Bologna, partecipa attivamente alla Resistenza, diventa funzionario di partito e in qualità di giornalista viene inviato a Praga, Mosca e a Berlino Est, dove, nel 1951, partecipa al Festival Mondiale della Gioventù. Per molti anni accompagna le delegazioni sovietiche in visita in Italia. Sullo sfondo cinquant'anni di vicende politiche italiane e gli incontri con intellettuali ed esponenti del mondo politico.
Estremi cronologici
1930 -1991
Tempo della scrittura
2000 -2005
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
pp. 384
Collocazione
MP/07

Sulle rive del Don

Bruno Doni

Le amicizie con un ragazzo russo che gli insegna la lingua, e con un anziano che gli regala scarpe e colbacco, permettono a un giovane militare pratese di superare l'inverno sovietico e, fatto prigioniero dopo la disfatta sul Don, di farsi comprendere. A distanza di circa sessant'anni, la memoria della sopravvivenza a quattro anni di fronte russo.
Estremi cronologici
1941 -1946
Tempo della scrittura
2005
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 75
Collocazione
MG/07

La sommossa del "Non si parte" nel ragusano

Emanuele Fiorellini

All'indomani della dichiarazione di Armistizio, rifiutandosi di presentarsi ai comandi di appartenenza, molti giovani ragusani si riuniscono nel movimento "Non si parte", assaltando il locale tiro a segno e le caserme dei Carabinieri e della Polizia. Nella memoria di uno dei partecipanti alla rivolta, il racconto dell'arresto, della detenzione nei carceri di Ragusa e Catania e, dopo oltre un anno, la libertà grazie all'amnistia.
Estremi cronologici
1944 -1946
Tempo della scrittura
2001
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
pp. 53
Collocazione
MP/07

[...] Mi chiamo Argentina Rizzoli

Argentina Rizzoli

Un'anziana cremonese affronta un lungo viaggio verso l'Eritrea dove il marito, sposato un anno prima, lavora per l'Agip: agli inizi pieni di entusiasmo e benessere, seguono ristrettezze e paure per l'avanzare del conflitto. Rientrata in Italia nel 1943, con un figlio piccolo e uno in arrivo, riabbraccia il marito solo nel 1966. Rintracciato grazie alla Croce Rossa, non è più l'uomo che ha amato: alienato da una vita deludente, indifferente a moglie e figli, morirà, solo, nel 1985.
Estremi cronologici
1939 -1985
Tempo della scrittura
2006
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 36
Collocazione
MP/07

Racconto della mia vita militare dal 1939 al 1945

Ernesto Fabrizi

Sopravvissuto alla scoppio di una mina mentre è in guerra in Libia, un militare - con ustioni di primo e secondo grado- è prima rimpatriato e ricoverato nell'ospedale di Aversa, poi richiamato in servizio. Fatto prigioniero dopo l'8 settembre, è deportato in Pomerania dove accetta di lavorare in una fattoria. Liberato dai russi, rientra in Italia nel 1945.
Estremi cronologici
1939 -1945
Tempo della scrittura
1993
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 3
Consistenza
pp. 34
Collocazione
MG/07

I santarè

Maria Blengino , AA.VV.

Nata in una famiglia numerosa, una pensionata piemontese racconta un'infanzia povera e segnata dalla guerra. Ancora bambina lavora in un bar-pasticceria, successivamente come domestica, sino a diventare proprietaria di un'attività commerciale. Il testo è corredato da brevi autobiografie di alcuni suoi fratelli.
Estremi cronologici
Inzio: 1935
Fine presunta: 2000-2009
Tempo della scrittura
2000 -2006
Tipologia testuale
Autobiografia
Tipologia secondaria
Libro di famiglia
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 3
Originale autografo: 1
Allegati
Consistenza
pp. 89
Collocazione
MP/07

Una storia come tante

Franco Baraccani

L'autore, nato a Pisa nel 1924, di leva nel 1944, si trova a dover scegliere se unirsi ai partigiani o all'esercito di Salò. Il senso del dovere lo spinge a collaborare con i tedeschi, per riscattare il tradimento perpetrato dall'Italia nei confronti dell'alleata Germania e difendere la dignità del suo paese. Lascia la famiglia e la fidanzata, partecipa con sofferenza ad una guerra che considera fratricida e ingiusta, fino alla disfatta dell'esercito tedesco e il ritorno a casa.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1944 -1945
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 225
Collocazione
DG/07

La cronaca di una vita

Vladimiro Pahor

Un medico in pensione, nato in una famiglia contadina della provincia di Gorizia, non accetta la dittatura fascista e stampa clandestinamente un giornale di propaganda sloveno. Dopo vari arresti viene liberato nel 1946 e, laureatosi a Zagabria, esercita la sua professione medica in Croazia. Scontrandosi con il regime comunista, approfitta di un convegno a Roma, per stabilirsi definitivamente in Italia.
Estremi cronologici
1923 -2002
Tempo della scrittura
2004
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotografie
Consistenza
pp. 144
Collocazione
MP/07