Il diario di Emilio racconta un viaggio di un gruppo di giornalisti e avvocati milanesi alla scoperta degli USA nel 1932. Da Genova, in bastimento, attraversano l'Oceano Atlantico e scesi a terra si fermano nelle principali città: da New York a Washington, da Los Angeles a Chicago e Detroit spostandosi con la ferrovia. Ovunque sono trattati benissimo e incontrano sindaci, ambasciatori, ricchi industriali di origine italiana. Oltre ai monumenti e ai luoghi celebri visitano la fabbrica Ford e le industrie della carne. Assiste anche all'inaugurazione dei Giochi Olimpici di Los Angeles.
Una donna racconta i suoi ottant'anni di vita. Il periodo della Seconda guerra mondiale, vissuta da bambina, poi gli anni della formazione e il matrimonio. Al seguito del marito, medico e ricercatore, emigra prima in Francia e Svizzera e poi negli Stati Uniti, dove la famiglia si stabilisce negli anni Sessanta e dove crescono i suoi figli. La coppia rientra in Italia sul finire degli anni Ottanta, conducendo una vita attiva ricca di interessi e di viaggi.
Tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, un noto tenore scrive cartoline alla moglie dalle città - soprattutto europee e statunitensi - dove lo porta il suo lavoro. Le parla dei concerti, dei luoghi dove viaggia e sosta, dei successi e delle difficoltà incontrate.