Durante la Grande Guerra, un militare - impegnato principalmente in attività di osservazione - annota in un diario la propria esperienza al fronte e il susseguirsi degli eventi bellici.
Dodici anni di grandi viaggi, nazionali e internazionali, che hanno toccato tutti i continenti, minuziosamente rendicontati sia sotto l'aspetto dei luoghi visitati che sotto quello della personale esperienza vissuta dall'autrice che ha viaggiato in gruppo, con amiche o addirittura da sola, appoggiandosi sia alle comuni strutture turistiche che, in qualità di ospite, presso amici e conoscenti o in case "scambiate", talvolta anche presso missioni cattoliche con attiva partecipazione alle loro attività.
Un militare del bergamasco che durante la Grande Guerra presta servizio come ausiliario della Sanità ed è impegnato sul fronte dell'Isonzo, ripercorre la propria esperienza nei lunghi anni del conflitto. Il suo racconto spazia dalle durissime condizioni di vita dei soldati alla cattiva gestione delle vicende belliche da parte degli ufficiali, dai legami di amicizia stretti nelle trincee allo sbando della ritirata di Caporetto.
Un militare fiorentino in servizio sul fronte albanese durante la Seconda guerra mondiale scrive per alcuni mesi un diario giornaliero dove annota le attività belliche e le difficoltà della vita militare. Il diario si chiude al suo rientro in Italia nel giugno del 1941.