Un sacerdote, vissuto nella comunità di Nomadelfia ma allontanato dall'associazione, nei primi anni Ottanta si trasferisce in Brasile come missionario, vivendo a contatto con la popolazione locale e denunciandone le condizioni di estrema miseria. In una corrispondenza che prende avvio nel 1970 e prosegue fino al nuovo millennio coinvolgendo amici, confratelli ed esponenti del mondo ecclesiastico e culturale, trovano spazio temi religiosi, teologici, civili e sociali.
Un uomo ripercorre le tappe più importanti della propria vita a partire dall'infanzia, vissuta negli anni Trenta. La famiglia, la scuola, il lavoro - che lo porta più volte all'estero in periodi diversi della sua esistenza - il matrimonio e il superamento di un problema di salute sono i temi principali del suo racconto.
A metà degli anni Sessanta, un dodicenne lombardo inizia a scrivere un diario, che proseguirà fin nel nuovo millennio. La famiglia, la scuola prima e il lavoro poi, le relazioni sociali, la fede e l'impegno nel mondo religioso, la politica sono i temi principali di una scrittura fortemente introspettiva che è cronaca di quarant'anni di vita tra l'infanzia e l'età adulta.
Un uomo tiene un diario nel periodo in cui la figlia frequenta la scuola elementare, dalla terza alla quinta. Giorno dopo giorno racconta dialoghi, incontri, emozioni e sensazioni lungo il percorso da casa a scuola, dove camminano insieme per seicento passi.