Un fitto epistolario si snoda tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio dei Settanta. Le lettere di due innamorati che partendo da una timida amicizia convolano a nozze superando molte difficoltà costituiscono il corpus principale della corrispondenza.
Un trevigiano propone i propri ricordi del periodo della Seconda guerra mondiale, vissuta durante l'infanzia. L'educazione scolastica, i bombardamenti e lo sfollamento, la fine del conflitto e la presenza degli alleati anglo-americani e infine il lento ritorno alla normalità sono i temi principali della sua memoria, scritta a molti decenni di distanza.
Due studenti universitari di medicina, lui spagnolo e lei italiana, si conoscono e si innamorano nell'estate del 1976 in occasione di una vacanza studio. Terminata l’esperienza, devono entrambi ritornare alle proprie case e alle proprie vite; per coltivare il loro rapporto e colmare le distanze cominciano a intrecciare un fitto epistolario, che prosegue per alcuni anni.
Una donna, nata nel trevigiano a metà degli anni Quaranta, racconta alcuni episodi della propria vita risalenti per lo più al periodo dell'infanzia, trascorso tra molte difficoltà. Nei suoi ricordi ha un posto speciale la madre, con la quale ha un legame profondo.