Un uomo ripercorre gran parte della propria vita in una memoria scritta intorno ai settant'anni. Nato il Grecia poco prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale, in seguito all'armistizio dell'8 settembre 1943 e alle successive vicende belliche vive in tenera età la condizione di profugo e rientra in Italia con la famiglia solo dopo la fine del conflitto. Dopo un periodo trascorso in Sicilia si trasferisce a Roma e inizia la carriera militare tra le fila dell'Esercito.
A metà degli anni Cinquanta, una ragazzina di scuola media scrive temi scolastici nei quali parla di sé e della propria famiglia, dell'amicizia, della scuola e degli interessi che coltiva.
"Noi uscimmo di collegio con la stola battesimale sul petto e la portammo con onore fino al matrimonio". In queste poche parole è riassunta l'intera giovinezza, nonché l'educazione, dell'autrice che, appartenente alla ricca borghesia, ci porterà, col suo diario, a percorrere buona parte del '900: sullo sfondo Firenze con tutta le grandi e piccole storie che, nel loro dipanarsi ed intrecciarsi, toccano la vita delle persone e della città.
Per contrastare la solitudine scaturita dell'isolamento imposto dalle norme contro la pandemia, nove donne, facenti parte del gruppo "Libri...amo", sostituiscono gli ormai impossibili incontri di lettura ad alta voce con una forma di corrispondenza tramite WhatsApp o e-mail: su suggerimento di una di loro iniziano a scrivere "raccontandosi" reciprocamente col fine di condividere ricordi ed emozioni. Insieme al vissuto di queste signore, emerge un interessante affresco della cultura sarda ed il risultato è un testo fresco e di piacevole lettura.