Un percorso di vita, nella provincia padovana, di una donna che ha ritrovato la madre troppo tardi. L'autrice, in pensione e vedova, torna a scuola a 50 anni e da questa esperienza sente il bisogno di annotare gli stati d'animo che emergono dal ricordo della sua infanzia di bambina allevata dal nonno.
Una donna racconta di una vita segnata da povertà, guerra e sacrifici. A quindici anni si trasferisce a Roma per lavorare come domestica e affronta le difficoltà della Seconda guerra mondiale. Dopo varie esperienze lavorative e spostamenti, si sposa nel 1949 e forma una famiglia tra precarietà e ristrettezze economiche. A quarant’anni rimane vedova con due figli perdendo il marito in un incidente stradale. Nonostante tutto affronta la vita con forza e dignità. I figli e i nipoti rappresentano per lei l’unica fonte di gioia e realizzazione.
Una donna racconta dell'episodio in cui, durante un breve viaggio a Chiusi della Verna, incontra un giovane romano, che diventerà suo marito. Racconta anche di una vita segnata da difficoltà e resilienza: colpita da poliomielite da bambina e cresciuta con una madre affetta da depressione, affronta presto la solitudine e la malattia. Il matrimonio e la nascita di due figli le danno gioia e felicità fino alla perdita del marito, dopo un lungo periodo di cure e sofferenza. Rimasta vedova, trova nuova forza dedicandosi ad attività personali come la palestra, la scuola di disegno e il conseguimento della patente a sessant’anni.