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La famiglia patriarcale

Francesco Costantino

Un pensionato lucano riflette sulle tradizioni della propria terra e sulla saggezza del mondo contadino, che si esprime anche attraverso numerosi proverbi. Ciò che ha caratterizzato la sua infanzia e giovinezza è il rispetto delle volontà dei genitori.
Estremi cronologici
1923 -1948
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
proverbi
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 1
Allegati
Consistenza
pp. 67
Collocazione
MP/Adn2

Stagioni veloci

Alma Gamberini

Memoria di una pensionata che ricorda l'infanzia e l'adolescenza trascorse nella campagna bolognese: vissuta in una famiglia numerosa ma molto unita, vede le sorelle allontanarsi da casa per il loro matrimonio e i genitori usufruire di un progressivo benessere quando, in un incidente, perde la madre.
Estremi cronologici
1936 -1958
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Consistenza
pp. 205
Collocazione
MP/Adn2

Una roccia sedimentaria

Giorgio Bolognesi

Un pensionato ricostruisce, sin dalle origini, la storia della propria famiglia e del suo paese: la guerra gli distrugge la casa e lo separa dalla madre e dalle sorelle. Riunitosi ai familiari e superate le difficoltà di trovare un lavoro stabile, vede rinascere la propria terra.
Estremi cronologici
1931 -1991
Tempo della scrittura
1991 -1992
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Consistenza
pp. 113
Collocazione
MP/Adn2

La civiltà contadina a Farnese a cavallo tra le due guerre mondiali

Savino Bessi

Un pensionato viterbese confronta la realtà contadina in cui è cresciuto con quella attuale: al lavoro manuale sono subentrate le moderne attrezzature, ai sani principi i nuovi valori, nati da una società in rapida evoluzione.
Estremi cronologici
1929 -1999
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Consistenza
pp. 128
Collocazione
MP/Adn2

Una vita di lavoro e d'impegno sociale

Marisa Bay Di Segni

Memoria lavorativa di un'insegnante italiana che, emigrata in Uruguay con la famiglia, ha avuto la possibilità di realizzarsi come autrice di poesie, racconti e opere teatrali ricevendo premi di rilievo.
Estremi cronologici
1922 -1998
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
curriculum
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 8
Collocazione
MP/T2

La mia guerra 1944

Elena Federici

Il 3 Febbraio 1944, dopo un rastrellamento, vengono deportati in Germania tutti gli uomini di Acqua Santo Stefano, una frazione di Foligno. L'autrice ricorda quel giorno e racconta di un cognato fucilato sul posto e dei familiari che poi morirono a Mauthausen.
Estremi cronologici
1944 -1945
Tempo della scrittura
1994 -1945
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 16
Collocazione
MG/T2

Le mie memorie

Archimede Mirko Bianchini

Dopo la prigionia in Iugoslavia, l'autore torna in Italia nel 1946. Solo e senza mezzi, ha 24 anni, si rifugia nella comunità di Nomadelfia appena fondata. E' subito conquistato dalla filosofia di vita di Don Zeno, il fondatore della comunita che verrà ostaggiata dalla chiesa e dal governo e costretto a sciogliersi. Si ricomporrà in Maremma. Lui è sempre presente a lavorare, ad aiutare. Si sposa con una ragazza-madre ospite con lui di Nomadelfia e avrà una vita serena purchè povera.
Estremi cronologici
1946 -1981
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 12
Collocazione
MP/T2

La nonna Angiolina mi raccontava...

Delia Rovarino

L'autrice racconta la storia dell'emigrazione, delle difficoltà e dei lutti che affrontano i suoi avi, ma soprattutto la nonna. Quando lei nasce la madre è in gravi difficoltà anche per la malattia del marito e la affida ai nonni. Racconta in terza persona la guerra, i disagi, ma anche le gioie e le sicurezze che le vengono dai nonni.
Estremi cronologici
1932 -1990
Tempo della scrittura
1990 -1991
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Libro di famiglia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 286
Collocazione
A/Adn2

Esperienza di un adolescente in un "lager" - dove la vita non sente più dolore

Bruno Fiora

Un ragazzo di quattordici anni diventa adulto per forza dopo la deportazione in un lager tedesco. Il lavoro forzato, la fame, le brutalità dei nazisti e i bombardamenti sono le costanti di otto mesi di prigionia. E' con il padre e il fratello e, insieme, subiscono ogni sorta di angherie e umiliazioni. A fine febbraio del 1945 riescono a rientrare in Italia grazie a uno scambio di lavoratori.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
2000 -2002
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 64
Collocazione
MG/Adn2

Autobiografia di Carlo Groppi (1938-1963)

Carlo Groppi

Un dirigente comunista dell'Alta Val di Cecina racconta la sua formazione umana e sociale: dall'infanzia con i nonni, all'adolescenza curiosa di letture, con le amicizie e i primi amori. Inizia a lavorare molto giovane, si interessa di politica e solo a metà degli anni Sessanta riuscirà a superare le discriminazioni e a fare carriera occupandosi anche di sindacalismo, attività che lo seguirà fino alla pensione e oltre.
Estremi cronologici
1944 -1991
Tempo della scrittura
1995
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Fotografie
Consistenza
pp. 38
Collocazione
MP/Adn2