Due ragazzi milanesi cresciuti insieme e uniti da profonda amicizia si ritrovano distanti quando uno dei due si trasferisce in Puglia per le necessità di lavoro di un genitore. La lontananza però non li scoraggia e inizia tra loro una fitta corrispondenza, dove si raccontano con leggerezza e ironia amori ed emozioni, illusioni e delusioni, passioni, vicende scolastiche, sport e barzellette. Quasi mezzo secolo dopo le prime lettere che si sono scambiati, la loro amicizia è ancora viva.
Un fiorentino nato all'inizio degli anni Trenta racconta la propria vita dall'infanzia alla soglia dei novant'anni. I suoi ricordi sono legati principalmente alla famiglia e al lavoro, ma nella sua memoria trovano spazio anche gli interessi personali e i passatempi preferiti.
Durante la Seconda guerra mondiale un ufficiale del napoletano è internato prima in Polonia e poi in Germania. Nel suo diario quasi giornaliero racconta la durezza della prigionia, tra fame, freddo, lavoro coatto e nostalgia della famiglia. Terminata la guerra, torna a casa nel luglio del 1945.
Un fitto epistolario si snoda tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio dei Settanta. Le lettere di due innamorati che partendo da una timida amicizia convolano a nozze superando molte difficoltà costituiscono il corpus principale della corrispondenza.
Ottavia nasce bambino in Brasile sul finire degli anni Sessanta ed è ancora molto giovane quando lascia la propria casa e inizia a percorrere una strada difficilissima, dove rischia più volte di non salvarsi. Conosce gli eccessi, commette errori che si trova a pagare, cerca di sopravvivere in ogni occasione e nonostante la durezza della sua vita non perde mai la capacità di essere solidale. In Italia da oltre trent'anni, nell'ultimo periodo ha dato una svolta positiva alla propria esistenza grazie all'aiuto di un'associazione e guarda con fiducia al proprio futuro.