La bellezza e le ricchezze naturali degli stati sudamericani, insieme alla loro storia, al loro clima, alle loro popolazioni dalle origini e dalle usanze più svariate, sono mirabilmente descritte in questa memoria di viaggio della fine del XIX secolo che ci offre, ancora oggi, spunti di riflessione insieme a una piacevole lettura.
C'è chi viaggiando va a visitare monumenti, parchi e musei, l'autore del testo invece - appassionato disegnatore e globe-trotter - ama far visita agli alberi, tentando quasi una comunicazione telepatica con essi. Per entrare ancor meglio in contatto con loro e coglierne l'essenza, li disegna. Il testo è quindi un racconto dei luoghi visitati - dal 2009 all'inverno 2021 - avendo come focus esclusivo gli alberi incontrati di volta in volta: dall'abete della taiga lappone in Finlandia, ai faggi del Monte Baldo.
Dodici anni di grandi viaggi, nazionali e internazionali, che hanno toccato tutti i continenti, minuziosamente rendicontati sia sotto l'aspetto dei luoghi visitati che sotto quello della personale esperienza vissuta dall'autrice che ha viaggiato in gruppo, con amiche o addirittura da sola, appoggiandosi sia alle comuni strutture turistiche che, in qualità di ospite, presso amici e conoscenti o in case "scambiate", talvolta anche presso missioni cattoliche con attiva partecipazione alle loro attività.
Migrante nella mia terra. Non sono né mosto né limonata
Laura Soldati
Una donna nata in Italia all'inizio degli anni Cinquanta da una profuga slovena cresce in Cile, dove si trasferisce con la madre all'età di un anno. Porta nel suo cuore tutte e tre le nazioni della sua vita, ma si trova a essere apolide e ad affrontare problemi legati alla cittadinanza, risolti non senza difficoltà.