I primi vent'anni di una ottuagenaria all'ombra del fascismo
Adele Bevacqua
L'autrice racconta l'infanzia e la giovinezza a Milano, nel periodo fascista e della guerra. Appartiene ad una numerosa famiglia borghese, frequenta scuole private e, come tutta la sua famiglia, è antimilitarista. In guerra perde il fidanzato e conosce la tristezza, la paura, il dolore.
L'autore, all'epoca dei fatti sedicenne, descrive minuziosamente due episodi accaduti solo a due settimane di distanza nel luglio 1944. Nel mezzo della ritirata tedesca le razzie, i sequestri di bestiame e le prepotenze sono all'ordine del giorno. Si troverà anche in mezzo a bombardamenti indirizzati sulla mezzadria dove viveva con la famiglia e gli sfollati che vi avevano trovato rifugio.
Dal 1930 e per oltre quarant'anni, un gruppo di persone legate prevalentemente da relazioni familiari, amorose e amicali corrisponde scambiandosi notizie e informazioni per lo più di natura personale.