Un giovane guineano, in Italia dal 2016, studia, lavora e fa volontariato, convinto che con l'impegno si possano superare i pregiudizi e promuovere l'integrazione.
Due video-lettere di ragazzi guineani e gambiani ospiti di una struttura di accoglienza che durante il festival Viva Mamanera a Riva del Garda (TN) partecipano a un laboratorio di video. Il loro lavoro documenta sia la manifestazione sia la loro vita in Italia e in Africa.
Un giovane gambiano lascia la propria casa in seguito a contrasti familiari e si sposta in Guinea, dove si sposa e ha una figlia. Per poter provvedere meglio alla famiglia decide di spostarsi ancora, alla ricerca di un guadagno migliore. Dopo aver trascorso oltre un anno in diverse città, arriva in Libia, dove finisce in un centro di detenzione. Sopravvissuto in condizioni disumane, compie un nuovo viaggio che attraverso il Mediterraneo lo porta in Sicilia. In Italia si trova ad affrontare problemi giudiziari con conseguenze sulla sua libertà.
Un siciliano lavora per molto tempo in Africa, dagli anni Settanta ai Novanta. Stringe amicizie, conosce usi e costumi e si sposa con una donna algerina, insieme alla quale ha due figli. Rientrato in Italia, torna spesso in vacanza nei Paesi dove ha lavorato, felice di ritrovare luoghi e persone di un passato al quale resta sempre legato.
Un giovane africano cresciuto tra Sierra Leone e Guinea è costretto a scappare per sfuggire alla persecuzione della comunità Peulh. Dopo aver trascorso un periodo molto difficile tra Algeria e Tunisia affronta la traversata del Mediterraneo e approda a Lampedusa. Trasferito in un centro di accoglienza in Toscana, frequenta la scuola e si dedica al volontariato.