Un uomo nato ai primi del Novecento tiene un diario fin dall'infanzia e per circa mezzo secolo affida alle sue pagine la cronaca della propria vita e la narrazione delle vicende storiche e politiche nazionali e internazionali. Funzionario ministeriale, in epoca fascista presta servizio nelle colonie e rientra in Italia nel dopoguerra, proseguendo la sua professione e mantenendo un fortissimo amore per la Patria. Marito e padre, si dedica alla famiglia - superando momenti difficili tra i quali la morte prematura della prima moglie - e coltiva i propri passatempi, in particolare la pittura e il modellismo.
Un toscano classe 1910 racconta episodi della sua vita a partire dall'infanzia, dando un grande spazio al periodo della Seconda guerra mondiale e alla sua vita militare. Richiamato alle armi quando è già marito e padre, presta servizio tra la Sardegna e la Corsica e - oltre a dare notizie sul conflitto - offre accurate descrizioni dei luoghi dove si trova.
Nell'autunno del 1943 un giovane che vive a Milano e ha perso la casa in un bombardamento, si arruola volontario come bersagliere per sfuggire al pericolo di essere deportato in Germania. Presta servizio in diverse zone della R.S.I., combattendo per alcuni mesi sul fronte toscano, in Emilia Romagna e in Lombardia. Catturato dai partigiani, riesce a salvarsi e a riunirsi ai propri commilitoni. Sul finire del 1944 si ammala gravemente, cade in coma per alcuni giorni ma poi si riprende e fa ritorno a casa.