Durante il primo lockdown dovuto all'emergenza Covid-19, una donna incinta del suo primo figlio tiene un diario giornaliero in cui racconta le proprie giornate in famiglia e le attività che riesce a svolgere in tempo di confinamento, annota pensieri e riflessioni e commenta i fatti della cronaca nazionale legata alla pandemia.
Una donna, nata in Slovenia nel 1942, a metà degli anni Cinquanta giunge da esule a Trieste insieme alla famiglia e affronta numerose difficoltà legate alla condizione di profuga. In giovane età trova - mantenendola poi per tutta la vita - la fede e la sua intera esistenza conosce un grande e duraturo cambiamento. Impegnata in ambito religioso e nel volontariato, vive l'esperienza missionaria in Africa, lavora come insegnante e si dedica alla scrittura. La sua ultra quarantennale testimonianza autobiografica - prevalentemente di natura epistolare - racconta le attività e le questioni di cui si occupa nel corso degli anni, testimonia una ricca rete di relazio...