Un medico milanese in pensione tiene il diario di quattro mesi di isolamento durante la Pandemia del 2020. Racconta le ansie e preoccupazioni per i colleghi di lavoro impegnati nel campi di battaglie e riflette sull'effetto psicologico del lockdown. Il testo è corredato da foto, poesie, articoli di giornale e testi letti di altri autori.
Un diario di famiglia che ci offre un interessante affresco della vita di un numeroso nucleo familiare di proprietari terrieri in una vivace città di provincia. La vicenda inizia a dipanarsi nell'Italia della seconda metà degli anni '40, quando le ferite della guerra, della lotta civile e delle conseguenti difficoltà economiche e politiche gravano ancora sull'intero paese e via via si sviluppa negli anni successivi tratteggiando difficoltà e nuovi modi di vivere che investono anche questa famiglia borghese. Luisa è una donna colta e complessa, incline alla riflessione e dotata di grande senso della responsabilità e del dovere, che si è trovata a vivere situa...
Per contrastare la solitudine scaturita dell'isolamento imposto dalle norme contro la pandemia, nove donne, facenti parte del gruppo "Libri...amo", sostituiscono gli ormai impossibili incontri di lettura ad alta voce con una forma di corrispondenza tramite WhatsApp o e-mail: su suggerimento di una di loro iniziano a scrivere "raccontandosi" reciprocamente col fine di condividere ricordi ed emozioni. Insieme al vissuto di queste signore, emerge un interessante affresco della cultura sarda ed il risultato è un testo fresco e di piacevole lettura.
Un fresco epistolario tra due adolescenti, una emiliana e una bretone, degli anni '80 del secolo scorso quando, dagli scambi epistolari tra studenti organizzati dalle Scuole, nascevano amicizie "di penna" che talvolta si protraevano a lungo nel tempo fino a diventare, lettera dopo lettera, una sorta di diario della crescita delle giovanissime autrici, dalle piccole cose della quotidianità fino al lavoro, ai sentimenti, al matrimonio e alla formazione della famiglia.
Nata da padre pittore e madre sarta per signore borghesi, cresce in una famiglia non ricca ma di buone frequentazioni nella Toscana del primo Novecento. La bellezza e la cultura della campagna fiorentina, prima, e della stessa Firenze, poi, fanno da sfondo all'adolescenza dell'autrice che vive profondamente questa "toscanità" descrivendola con dovizia di particolari e ricchezza di linguaggio.