Sfollato con la famiglia a Marina di Grosseto, un pensionato ripercorre gli anni Quaranta segnati dalla miseria, dall'ossessionante ricerca del cibo e di un'abitazione dignitosa. Il ritorno del padre dal fronte, l'attività di pescatore e bagnino, la ricostruzione post bellica, sottolineano il passaggio verso l'adolescenza: sullo sfondo un paese in lento cambiamento, ma sempre legato alle proprie tradizioni.
I ricordi dell'infanzia e dell'età adulta si sovrappongono in questo racconto nel quale l'autrice rivive momenti della sua esistenza, soprattutto quelli del periodo bellico quando, ancora bambina tremante di paura, aiutava la madre a portare in salvo due soldati italiani ricercati dai Tedeschi.
Una pensionata racconta di sè in una memoria in cui emergono gli affetti familiari: la nascita in una famiglia contadina, il legame con le sorelle e il fratello, i primi lavori come blia e domestica e l'emigrazione a Milano.
Poi l'incontro con l'uomo che le cambia la vita: il matrimonio, la nascita del figlio e l'acquisto della casa. Il legame con la famiglia, la propria e quella del marito, resta sempre forte, a testimonianza di un'educazione fondata su valori solidi.